"Reazioni sdegnate alla decisione di confermare Ingegneria meccanica a Perugia"
Dura denuncia dell'Unione comunale del Pci
Reazioni a catena e fortemente sdegnate rispetto all'assurda decisione
dell'ateneo di Perugia di confermare la facoltà di ingegneria meccanica nelle
sede centrale.
Dopo l'unitario e aspramente critico documento unitario approvato
dal consiglio comunale di Terni ed immediatamente inviato al rettore Dozza -
documento che non mancava, allo stesso tempo, di essere anche propositivo -
c'è da registrare una durissima presa di posizione dell'Unione comunale del
partito comunista ternano che esterna forti sospetti «che sulla vicenda,
piuttosto che prevalere criteri di programmazione didattica regionalistica,
abbiano finito col vincere più prosaici interessi legati al mondo massonico
e degli affari dell'area perugina».
Non è un mistero per nessuno, infatti, che la “Famiglia Perugina" assunse una
posizione decisamente contraria al decentramento della facoltà a Terni.
E non sono neppure una novità gli interessi personali e di gruppo fatti pesare
sull'intera vicenda da ambienti dell'ordine degli ingegneri del capoluogo di
regione. Sembra di assistere, insomma, ad un film già visto e proiettato a
ripetizione sugli schermi ternani negli ultimi tempi.
Quello che ha per
protagonisti gli inquietanti attori della commistione tra politica ed affari”.
E perché questi pesanti sospetti vengano almeno in parte allontanati, l'Unione
comunale del PCI, tramite il segretario Sbarzella, chiede «che i consigli di
facoltà leghino in modo trasparente le loro deliberazioni a criteri di
programmazione formativa, coerenti con gli interessi generali della comunità
umbra».
Ma l'organismo del PCI non esprime solo critiche verso questa decisione
che, ripetiamo, è assolutamente sconcertante. Emergono anche diverse proposte.
In primo luogo quella di organizzare una conferenza regionale sul polo
universitario ternano.
Sottolineata, inoltre, l'esigenza di «far avanzare, anche attraverso il
confronto con il consiglio universitario nazionale, il ministero per
l'università e lo stesso Parlamento, gli obiettivi per il completamento della
facoltà di ingegneria». Ingegneria meccanica appunto e ingegneria gestionale.
Viene poi sollecitata un'azione unitaria da parte dell'intera comunità ternana,
«con particolare riferimento ai giovani, agli intellettuali e al mondo delle
professioni». Il valore strategico che il polo universitario ternano assume per
il prospettato nuovo sviluppo del territorio, esige d'altronde una mobilitazione
generale, scevra da ogni condizionante logica politica di parte.
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