La «Famiglia Perugina» propone di creare una «tesi-teca», cioè un luogo in cui far convogliare gli elaborati dei giovani studiosi - Una iniziativa che ci sembra fattibile
Fra le tante «teche» oggi di moda, la «Famiglia Perugina» ne propone una nuova:
la «tesi-teca».
E, fra le tante iniziative culturali più o meno utili, questa una utilità
potrebbe averla.
Intendiamo un luogo di raccolta e quindi di consultazione delle tante tesi di
laurea che si sono fatte e si faranno su Perugia ed il suo territorio. Di genere
diverso: dalla storia all'economia, dall'arte all'architettura. Divisa per
settori, facilmente consultabile, sarebbe fonte insospettata e preziosa di
elementi, notizie, dati e date, in ogni caso spunti che attualmente sono ai più
nascosti e praticamente restano inutilizzati.
Oltretutto, darebbe continuità a
lavori altrimenti per lo più destinati a vivere la gloria di un giorno e poi ad
appassire sparsi e persi nella polvere di vari e distanti archivi d'ateneo.
Né appare logico che un lavoro di ricerca che comporta sempre fatica, che a
volte non porta nulla di nuovo, ma a volte sì, resti un fatto strettamente
personale tra il laureando e il relatore e sia sottratto alla fruibilità e di
fatto disperso. Obbligando, chi intenda poi studiare lo stesso argomento a
ricominciare tutto da capo,a volte senza gli stessi risultati.
E diciamo questo perché ci risulta che molte e spesso interessanti e spesso
riguardanti argomenti cittadini attuali e cogenti sono le tesi di laurea fatte e
che si fanno su Perugia e che fmiseono appunto miseramente sepolte nella polvere
e nel dimenticatoio.
L'utilità pratica di avere riuniti, catalogati e disponibili tutti questi tanti
lavori non può negarsi: appare evidente.
Per non passare da sprovveduti, occorre a questo punto dire che sappiamo
benissimo come tale proposta, se accattivante in sé, si presenta, d'altro canto,
di difficile, se non difficilissima attuazione.
Nel nostro paese, infatti, il
logico è sempre meno logico di quanto sembri ed il semplice diventa sempre
complicato. E dunque sappiamo benissimo che alla sua attuazione si oppongono
regolamenti ed in ogni caso interessi più o meno dichiarati.
Per dirla tutta,
diciamo allora che la tesi che dorme e resta sconosciuta tra la polvere non
serve a nessuno; ma può sempre essere utile al professore che l'ha
commissionata. E che, quindi, preferisce resti ignota ai più.
Insomma vi sono leggi ed usi che regolamentano, impediscono ed intralciano.
Ma leggi ed usi sono pur fatti per cambiare e devono anzi cambiare quando il
buon senso l'impone.
E qui il buon senso imporrebbe appunto che la collettività possa fruire di tali
prodotti della sua cultura.
Oltretutto, è proprio la collettività che finanzia la produzione dei suoi nuovi
dottori.
La «Famiglia Perugina»
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Non sono pochi gli studenti che hanno fatto e tuttora fanno la propria tesi di
laurea su Perugia e il suo territorio.
Si tratta di un lavoro faticoso di
ricerca, che a volte non porta nulla di nuovo e altre invece si, destinato a
rimanere un fatto strettamente personale tra il laureando ed il relatore per il
fatto che poi viene sottratto alla fruibilità di altre persone e, quindi, di
fatto disperso, obbligando poi chi intenda studiare lo stesso argomento
ricominciare da capo, senza peraltro ottenere gli stessi risultati.
Da qui la proposta avanzata dalla «Famiglia Perugina» di realizzare una
«tesi-teca» e cioè un luogo di raccolta e quindi di consultazione delle tante
tesi di laurea che si sono fatte e che si fanno su Perugia e il suo territorio,
su qualunque genere: da quello della storia a quello dell'economia, a quello
dell'arte a quello dell'architettura.
Questa «tesi- teca», divisa per settori e quindi facilmente consultabile,
sarebbe fonte insospettata di preziosi elementi, notizie, dati e date o di altri
punti interessanti che, comunque, rimarrebbero ignoti e quindi inutilizzati, a
partire dal giorno dell'esame. Infatti oggi, molte e spesso interessanti tesi di
laurea, riguardanti argomenti cittadini anche attuali, finiscono nel
dimenticatoio dell'archivio universitario.
E' una proposta, questa della «Famiglia Perugina», indubbiamente interessante,
ma anche di difficile attuazione per tutta una serie di motivi tra cui quelli
relativi a certi regolamenti ed a certi interessi più o meno nascosti. «La tesi
che dorme - dice in proposito la Famiglia Perugina - e resta sconosciuta tra la
polvere non serve a nessuno, ma può essere sempre utile al professore che l'ha
commissionata e che, pertanto, preferisce resti ignota ai più».
Ma questi ostacoli possono anche essere rimossi. Basta un po' di volontà nel
modificare leggi e regolamenti che sono di impedimento ad iniziative del genere
che offrirebbero alla collettività la possibilità di fruire di prodotti della
sua cultura.
«Oltretutto - dice ancora la Famiglia Perugina a sostegno della sua 'tesi` - è
la stessa collettività che finanzia la produzione dei suoi dottori per cui
appare logico che possa conoscere e possa servirsi di quegli elaborati che al
dottorato hanno condotto».
Questa della «tesi-teca», da dedicare alle tesi di laurea su Perugia ed il suo
territorio, non è dunque, per i motivi esposti, una proposta culturale inutile
per cui non resta che sperare che la stessa non cada nel vuoto.
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