Il professor Averardo Gerbini (tramite la Famiglia Perugina) ci ha fatto
pervenire questo suo studio sui «Resti architettonici di un antichissimo
edificio religioso nella canonica perugina".
Sopra le ampie porte a sesto acuto del piano terra, probabilmente aperte nel XV
secolo, del muro esterno nord della Canonica lungo la via delle Cantine, si
notano fra alcune grandi finestre di recente apertura e l'ampia zona di conci di
pietra di tipica cortina medioevale molto annerita dal tempo, tre alte e
strettissime finestrelle che per le loro proporzioni e caratteristiche si
possono senza alcun dubbio fare risalire all'architettura religiosa preromanica.
Nei primi due piani dell'interno dell'edificio hanno attualmente sede magazzini
di ogni genere e nei piani superiori sono da tempo collocati alcuni vani attigui
alla sagrestia ed abitazioni.
Nell'interno della Canonica si vede solo una minima parte dell'edificio
segnalato perché la costruzione dell'esistente cortile del XVI secolo oltre alle
costruzioni circostanti seppellì anche tre o quattro metri di altezza del
suddetto edificio.
Dall'esame delle attuali forme architettoniche si può pensare che tali resti
potrebbero avere fatto parte di un antichissimo edificio religioso?
Considerando a tal fine che il problema della Cattedrale e la città è stato a
Perugia sempre oggetto di incertezze e di numerose vicende, per facilitare lo
studio, si è creduto opportuno collegare lo stato di fatto con le notizie
storiche.
Secondo gli storici locali sembra che fino dai primi tempi della pace della
chiesa la Cattedrale perugina si trovasse al Monte Capraro ove circa la metà del
500, nei pressi, (cimitero o catacomba) erano state trasportate, provenienti dai
pressi della Porta Cornea, le ossa del vescovo Ercolano pochi anni prima ivi
martoriato e sepolto.
«Circa il 700, scrive il Bonazzi, forse per danni sofferti dalla vecchia chiesa
(S. Pietro) risulterebbe che il vescovo Rogerio trasportasse le ossa del Santo
direttamente alla nuova Cattedrale di S. Lorenzo, di cui è ignota l'origine non
sapendosi da quanto tempo preesistesse a questa traslocazione, che da allora in
poi fu dedicata a S. Lorenzo e S. Ercolano insieme" (piantina del centro di
Perugia).
Il territorio di tale nuovo complesso Episcopale, situato al centro della città
ed ai margini dell'ex foro romano, doveva avere durante il medio-evo una
superficie minore di quella attuale e da come si presenta nella pittura di Meo
da Siena l'Episcopio doveva essere recintato da mura merlate.
Su tale limitata area fortificata deve essere quindi sorto il palazzo vescovile,
successivamente trasferito nell'attuale sede, la residenza dei Canonici e la
chiesa dedicata ai SS. Lorenzo ed Ercolano usufruita come Cattedrale fino a
quando fra la fine del XII ed i primi del XIII secolo non è stata costruita la
nuova consacrata il 5 giugno 1216 da Innocenzo III ed edificata nel transetto
dell'attuale con la fronte sulla piazza oggi IV Novembre.
La chiesa si dovrebbe in ogni caso trattare di un edificio piuttosto antico
(anteriore al 700) o perlomeno corrispondente alla traslazione del Santo
Ercolano e l'orientamento est ovest, perpendicolare a quello del Duomo del XII
XIII secolo, potrebbe fornire, insieme ad altri edifici, preziose indicazioni
circa l'insieme urbanistico dello allora Episcopio perugino.
Se si fa infine fede sulle citate notizie, relative alla traslazione delle ossa
del Santo nella chiesa Cattedrale entro le mura della città, si è condotti a
pensare che le spoglie mortali del vescovo martire siano effettivamente state a
suo tempo collocate in quella sede e che i resti dell'edificio segnalato possano
realmente fare parte dell'antica Cattedrale perugina.
Sempre dall'esame dell'edificio, purtroppo dimenticato anche dalle guide della
città, risulta che le sue dimensioni generali esterne, compresa la presunta
abside, si aggirano fra i 20-22 metri di lunghezza per 10-12 metri di larghezza;
l'altezza in via delle cantine è di circa 15 metri mentre dalla parte del
cortile è di metri 10 circa; la complessiva superficie interna deve essere di
circa 160-240 metri quadri.
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