Fu fondata nel 1958
A colloquio con il presidente avvocato Dante Magnini - I programmi
La Famiglia Perugina fondata nell'ormai lontano 1958 ad opera di un gruppo
di concittadini fra i quali il presidente della Corte d'Appello Beraducci,
l'avvocato Mignini, il dottor Andreani, il professor Bellucci, il prefetto
Carattoli e vari altri, si avvia ai duemila iscritti. Un numero ragguardevole se
pensiamo che, con i familiari circa diecimila concittadini sono interessati alla
attività di questo club.
E' per questo che abbiamo voluto fare il punto sulla vita e sul futuro della Famiglia ponendo alcune domande all'avvocato Dante Magnini presidente di
questo sodalizio.
«Come sintetizza l'anno trascorso » abbiamo chiesto.
«Abbiamo proseguito nell'indirizzo da tempo intrapreso, cercando di aumentare
la nostra presenza sui vari problemi della nostra città. Naturalmente in chiave
promozionale e d'opinione rivolgendo la nostra gratitudine alle autorità
comunali e regionali che, spesso, chiedono il nostro parere e ci chiamano a fare
parte di varie commissioni.
Molteplice e varia l'attività come prevede lo
statuto e lo spirito della nostra associazione che vuole da un lato cementare
l'unione fra i cittadini e. dall'altro, accrescere l'amore e la conoscenza della
città e della regione nonchè prendere contatto con i vari problemi.
La nostra -
è bene ricordare e, del resto, proprio qui sta la sua forza - non risulta
associazione a finalità specifiche e particolaristiche: non è specificatamente
storica: e nemmeno specificatamente culturale o sociale.
Molti di noi possono
avere proprie tendenze e competenze e, magari fare parte di altre associazioni;
ma ciascuno, come membro della Famiglia, guarda ogni problema nel suo
complesso cercando di contemperare le varie esigenze con l'occhio del cittadino
che guarda e capisce la città nel suo evolversi.
Ed anche la nostra è così un'associazione in continuo divenire; alcune iniziative
valide alcuni anni fa, non appaiono più oggi e le abbiamo abbandonate e lasciate
ad altri (le scarpinate, ad esempio).
Appunto: le abbiamo lasciate da vari anni, come le visite guidate, e siamo
lieti che altri ora le proseguano a dimostrazione che non erano inutili, Ora
siamo alla ricerca di nuove iniziative anche se trovare sempre del nuovo non
risulti eccessivamente facile».
«Comunque, in particolare, ci parli di quanto è stato fatto nell'anno trascorso».
«Abbiamo pubblicato e distribuito gratuitamente ai soci lo studio di un socio
sulla Fonte Maggiore e cercato di conoscere meglio alcune zone dell'Umbria. Si è
approfondita la conoscenza del nostro lago, tenuto conferenze su aspetti tipici
del nostro territorio e sulla sua cultura; cercato l'affratellamento dei soci
attraverso varie manifestazioni ed inoltre abbiamo provveduto all' apertura del
Pozzo Etrusco di piazza Piccinino».
Un anno, dunque, felice?
«Un anno non del tutto inutile anche se avrebbe
potuto realizzarsi, forse, - ha detto Magnini - qualcosa di più.
Proseguiremo sulla stessa strada senza presunzioni e senza montare in
cattedra. Senza invadere campi che non ci competono cercheremo, se possibile, di
accrescere la nostra attendibilità con la creazione di qualcosa di nuovo.
Abbiamo intenzione di indire una mostra degli hobbies dei perugini per
scoprire e portare alla luce tante attività nascoste che possono riservare tante
gradite sorprese».
Mario Bencivenga
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