La Nazione - 17 gennaio 1980

Fu fondata nel 1958

2.000 iscritti alla Famiglia

A colloquio con il presidente avvocato Dante Magnini - I programmi

La Famiglia Perugina fondata nell'ormai lontano 1958 ad opera di un gruppo di concittadini fra i quali il presidente della Corte d'Appello Beraducci, l'avvocato Mignini, il dottor Andreani, il professor Bellucci, il prefetto Carattoli e vari altri, si avvia ai duemila iscritti. Un numero ragguardevole se pensiamo che, con i familiari circa diecimila concittadini sono interessati alla attività di questo club.
E' per questo che abbiamo voluto fare il punto sulla vita e sul futuro della Famiglia ponendo alcune domande all'avvocato Dante Magnini presidente di questo sodalizio.
«Come sintetizza l'anno trascorso » abbiamo chiesto.
«Abbiamo proseguito nell'indirizzo da tempo intrapreso, cercando di aumentare la nostra presenza sui vari problemi della nostra città. Naturalmente in chiave promozionale e d'opinione rivolgendo la nostra gratitudine alle autorità comunali e regionali che, spesso, chiedono il nostro parere e ci chiamano a fare parte di varie commissioni.
Molteplice e varia l'attività come prevede lo statuto e lo spirito della nostra associazione che vuole da un lato cementare l'unione fra i cittadini e. dall'altro, accrescere l'amore e la conoscenza della città e della regione nonchè prendere contatto con i vari problemi.
La nostra - è bene ricordare e, del resto, proprio qui sta la sua forza - non risulta associazione a finalità specifiche e particolaristiche: non è specificatamente storica: e nemmeno specificatamente culturale o sociale.
Molti di noi possono avere proprie tendenze e competenze e, magari fare parte di altre associazioni; ma ciascuno, come membro della Famiglia, guarda ogni problema nel suo complesso cercando di contemperare le varie esigenze con l'occhio del cittadino che guarda e capisce la città nel suo evolversi.
Ed anche la nostra è così un'associazione in continuo divenire; alcune iniziative valide alcuni anni fa, non appaiono più oggi e le abbiamo abbandonate e lasciate ad altri (le scarpinate, ad esempio).
Appunto: le abbiamo lasciate da vari anni, come le visite guidate, e siamo lieti che altri ora le proseguano a dimostrazione che non erano inutili, Ora siamo alla ricerca di nuove iniziative anche se trovare sempre del nuovo non risulti eccessivamente facile».
«Comunque, in particolare, ci parli di quanto è stato fatto nell'anno trascorso».
«Abbiamo pubblicato e distribuito gratuitamente ai soci lo studio di un socio sulla Fonte Maggiore e cercato di conoscere meglio alcune zone dell'Umbria. Si è approfondita la conoscenza del nostro lago, tenuto conferenze su aspetti tipici del nostro territorio e sulla sua cultura; cercato l'affratellamento dei soci attraverso varie manifestazioni ed inoltre abbiamo provveduto all' apertura del Pozzo Etrusco di piazza Piccinino».
Un anno, dunque, felice?
«Un anno non del tutto inutile anche se avrebbe potuto realizzarsi, forse, - ha detto Magnini - qualcosa di più.
Proseguiremo sulla stessa strada senza presunzioni e senza montare in cattedra. Senza invadere campi che non ci competono cercheremo, se possibile, di accrescere la nostra attendibilità con la creazione di qualcosa di nuovo. Abbiamo intenzione di indire una mostra degli hobbies dei perugini per scoprire e portare alla luce tante attività nascoste che possono riservare tante gradite sorprese».
Mario Bencivenga

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